Marino: la Multiservizi non ha rimosso le locandine, ecco com’è nata la vicenda

Marino: la Multiservizi non ha rimosso le locandine, ecco com’è nata la vicenda

29/11/2016 2 Di Francesca Marrucci

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di Francesca Mar­ruc­ci

Dob­bi­amo dir­lo: a tem­pi record oggi, e in col­lab­o­razione con il Diret­tore del­la Mul­ti­servizi, Aldo Crisan­ti, e del­l’Asses­sore alle Attiv­ità Pro­dut­tive, Ada San­ta­mai­ta, abbi­amo dici­amo ‘qua­si’ risolto la ques­tione delle locan­dine rimosse.

Crisan­ti si è subito atti­va­to e ci ha con­fer­ma­to che nes­sun imp­ie­ga­to, don­na o uomo, è sta­to incar­i­ca­to dal­la Mul­ti­servizi di fare accer­ta­men­ti e nes­suno pote­va quin­di qual­i­fi­car­si come tale. Abbi­amo rifer­i­to le seg­nalazioni, chieden­do quin­di di fare subito una comu­ni­cazione uffi­ciale in tal sen­so, che speci­fi­cas­se anche che le asso­ci­azioni no-prof­it era­no esen­tate dal paga­men­to delle tasse di aff­is­sione.

Subito la Mul­ti­servizi ha invi­a­to la comu­ni­cazione (la trovate qui di segui­to) e intan­to sono con­tin­u­ate le ricerche per capire chi e in che modo avesse sus­ci­ta­to tan­ta ritrosia e addirit­tura pau­ra di sanzioni a cari­co dei negozianti. Pro­prio ora mi è sta­to comu­ni­ca­to dal­l’Asses­sore San­ta­mai­ta che si è subito atti­va­ta, che prob­a­bil­mente ha avu­to tut­to inizio da un equiv­o­co oppure da una spie­gazione erra­ta fat­te da delle ragazze che pri­ma ave­vano aff­is­so in giro le locan­dine di un eser­cizio com­mer­ciale e in segui­to, sono pas­sate a riti­rale, spie­gan­do a chi più e a chi meno, evi­den­te­mente, che non pote­vano affig­ger­le per­ché non ave­vano il per­me­s­so del­la Mul­ti­servizi, in quan­to non ave­vano paga­to la tas­sa.

Ora, essendo a volte entrate con i cli­en­ti in negozio, aven­do mag­a­ri dato spie­gazioni a per­sone diverse da quelle a cui ave­vano orig­i­nar­i­a­mente chiesto il per­me­s­so di affig­ger­le, un po’ forse qual­cuno ha volu­to capire diver­sa­mente, fat­to sta che in poco tem­po il risul­ta­to è sta­to che molti negozianti, così da non cor­rere rischi e non fare tor­to a nes­suno, non sapen­do bene cosa sta­va succe­den­do e quale ver­sione fos­se attendibile, forse, han­no prefer­i­to dire di no a tut­ti, sen­za fare dis­tin­guo di sor­ta.

Siamo sod­dis­fat­ti che anco­ra una vol­ta la Mul­ti­servizi abbia recepi­to subito la nos­tra seg­nalazione, anche per­ché sta­vol­ta non era nem­meno di sua effet­ti­va com­pe­ten­za, e ringrazi­amo anche il Diret­tore Crisan­ti che, nonos­tante la nor­ma fos­se già in vig­ore, ha rib­a­di­to l’e­sen­zione per le no-prof­it così da infor­mare e garan­tire gli stes­si com­mer­cianti.

Crisan­ti ci face­va pre­sente sta­mat­ti­na che, comunque, chi si qual­i­fi­ca come addet­to comu­nale o, come in questo caso, del­la Mul­ti­servizi o di altra azien­da parte­ci­pa­ta, deve esi­bire un tesseri­no, e sep­pur vero, abbi­amo fat­to pre­sente che spes­so il sem­plice cit­tadi­no non è in gra­do effet­ti­va­mente di dis­tinguere un tesseri­no fal­so da uno fin­to ed infat­ti molte truffe si basano pro­prio su ques­ta igno­ran­za. Anche per­ché, come ricor­da lo stes­so Diret­tore, spac­cia­r­si per un pub­bli­co uffi­ciale non aven­done i titoli è questo sì un reato.

Ora però c’è anco­ra una ques­tione e riguar­da le asso­ci­azioni: queste dovreb­bero comunque affig­gere le locan­dine solo se pre­ven­ti­va­mente tim­brate e approvate dal­la Mul­ti­servizi, anche se esen­ti e questo spes­so diven­ta un prob­le­ma dal pun­to di vista orga­niz­za­ti­vo, vis­to che spes­so ven­gono stam­pate in casa o all’ul­ti­mo momen­to.

Su questo pun­to le Asso­ci­azioni cercher­an­no con Diret­tore ed Asses­sore una soluzione più prat­i­ca se pos­si­bile e nel frat­tem­po tira­no un sospiro di sol­lie­vo, nel­la sper­an­za che la comu­ni­cazione rassereni i com­mer­cianti e che non si creino più equiv­o­ci di questo genere che recano solo dan­no alle asso­ci­azioni e che non sem­pre trovano un’am­min­is­trazione comu­nale e un Diret­tore del­la Mul­ti­servizi (che negli anni ci ha sem­pre sup­por­t­a­to e sop­por­ta­to, bisogna ricor­dar­lo), che recepis­cono le urgen­ze ingener­ate dal­la cat­ti­va infor­mazione e dal pas­s­aparo­la cit­tadi­no e cer­cano subito soluzioni.

La Redazione con­tin­ua a rice­vere e pub­bli­care le seg­nalazioni che giri­amo all’Am­min­is­trazione, ma c’è bisog­no anche di più atten­zione e meno allarmis­mo. Se una nor­ma era in vig­ore fino a ieri e non c’è con­tez­za che sia cam­bi­a­ta, i cit­ta­di­ni, i com­mer­cianti e chi­unque altro, chiedano  infor­mazioni pri­ma di dare per scon­ta­to che quel fat­to porterà loro prob­le­mi, per­ché, come in questo caso, la legge e la con­sue­ti­dine, val­go­no più di una spie­gazione, forse capi­ta e riferi­ta male.

Sia ben chiaro, non cre­di­amo a tesi di com­plot­ti o situ­azioni cre­ate ad arte. Vista la tes­ti­mo­ni­an­za dei diret­ti inter­es­sati è più plau­si­bile un frain­tendi­men­to, ma questo con­fer­ma che nel­la vita reale, così come sui social, dare per vera una sup­po­sizione e dif­fonder­la può indurre ad azioni col­let­tive che poi risul­tano dele­terie ai dan­ni di uno o più sogget­ti, in questo caso le asso­ci­azioni no-prof­it, ma pote­va anche cap­itare di peg­gio.

Sic­come non era scon­ta­to che fos­se così, nonos­tante la col­lab­o­razione che esiste da anni, ringrazi­amo il Diret­tore Crisan­ti per la disponi­bil­ità a rib­adire qual­cosa che dove­va essere scon­ta­to e a ricor­dare la nor­ma in modo sem­plice e com­pren­si­bile per tut­ti e anche l’in­ter­es­sa­men­to del­l’Asses­sore San­ta­mai­ta che ha subito volu­to far luce sul­la situ­azione per evitare che si dif­fondessero altri allarmis­mi o false infor­mazioni che non avreb­bero aiu­ta­to nes­suno, in specie le asso­ci­azioni e gli stes­si com­mer­cianti, con cui di fat­to col­lab­o­ra lei stes­sa a tem­po pieno.

 

LA COMUNICAZIONE DEL Dr. CRISANTI DELLA MULTISERVIZI

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