Le idee chiave discusse alla presentazione romana del Dossier Statistico Immigrazione 2016

Le idee chiave discusse alla presentazione romana del Dossier Statistico Immigrazione 2016

02/11/2016 0 Di puntoacapo

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immigratiLe idee chi­ave dis­cusse alla pre­sen­tazione romana del Dossier Sta­tis­ti­co Immi­grazione 2016

Alla pre­sen­tazione nazionale del Dossier Sta­tis­ti­co Immi­grazione 2016 (le altre sono avvenute in tutte le Regioni e le Province Autonome), è sta­ta molto sot­to­lin­ea­ta l’importanza dell’opinione pub­bli­ca e, quin­di, di una infor­mazione cor­ret­ta.

Pao­lo Naso, inter­venu­to in rap­p­re­sen­tan­za del­la Tavola Valdese, ha sot­to­lin­eato la per­sis­ten­za di chiusure, che han­no influito anche sul­la sop­pres­sione di alcu­ni cen­tri reli­giosi sen­za ten­er con­to del­la loro impor­tante fun­zione per l’aggregazione e l’integrazione. Tut­tavia, anche in questo con­testo è sem­pre pos­si­bile, oltre che nec­es­sario, incam­mi­nar­si conc­re­ta­mente per sen­tieri di aper­tu­ra. Ne son un esem­pio i cor­ri­doi uman­i­tari real­iz­za­ti dal­la Chiesa Valdese e dal­la Comu­nità di S. Egidio, che sarebbe oppor­tuno ren­dere strut­turali.

L’indicazione è sta­ta ripresa dal Sot­toseg­re­tario all’Interno Domeni­co Manzione, per il quale invo­care con­tin­u­a­mente lo sta­to di emer­gen­za, con i rel­a­tivi incon­ve­ni­en­ti oper­a­tivi, sig­nifi­ca non ren­der­si con­to che l’immigrazione, anche negli eso­di non pro­gram­mati, è un fenom­e­no strut­turale des­ti­na­to ad accom­pa­g­nar­ci in futuro. Per farne capire la por­ta­ta è indis­pens­abile poten­ziare l’informazione riv­ol­ta ai cit­ta­di­ni, spin­ti dal­la con­vinzione che solo così si potran­no trovare soluzioni di sis­tema.

La proiezione del video sui con­tenu­ti del Dossier, real­iz­za­to ormai da molti anni da Rai News 24, si con­clude con ques­ta con­sid­er­azione: “L’immigrazione, come tut­ti i gran­di fenomeni sociali, impli­ca anche degli aspet­ti prob­lem­ati­ci, che sarebbe però sbaglia­to con­sid­er­are indica­tivi dell’intera realtà”, uti­liz­zan­do dati infon­dati o parziali e argo­men­tazioni velleitarie, che si ispi­ra­no a una sin­drome da inva­sione e a uno spir­i­to xeno­fobo. 

Ugo Mel­chion­da, pres­i­dente del Cen­tro Stu­di e Ricerche Idos, è entra­to nel mer­i­to dei dati rac­colti nel vol­ume, pro­po­nen­do per la loro let­tura una trip­lice griglia: accoglien­za, inte­grazione, nuo­va cit­tad­i­nan­za. Per l’accoglienza ci si può ispi­rare ad esem­pi pos­i­tivi, che ven­gono prat­i­cati da diver­si pae­si (in Italia ne è un esem­pio lo Sprar). Per l’integrazione va fat­to rifer­i­men­to a vari ambiti (demografia, occu­pazione, scuo­la, ecc.). Per la nuo­va cit­tad­i­nan­za, bisogna tenere con­to degli aspet­ti pos­i­tivi che pos­sono derivare dal­la comune col­lab­o­razione.

Il Sot­toseg­re­tario al Lavoro Lui­gi Bob­ba, pre­mes­sa l’utilità di una rac­col­ta com­ple­ta, rig­orosa e “non fred­da” dei dati sta­tis­ti­ci sull’immigrazione (quale quel­la real­iz­za­ta anche in ques­ta edi­zione del Dossier), ha sot­to­lin­eato da un lato l’imponente numero rap­p­re­sen­ta­to dai 65 mil­ioni di migranti forza­ti e, dall’altro, gli indi­ca­tori di inte­grazione degli immi­grati in Italia a liv­el­lo di lavoro dipen­dente, di impren­di­to­ri­al­ità, di con­trib­u­to al sis­tema prev­i­den­ziale e, più recen­te­mente anche nell’ambito del servizio civile, sal­vo restando che gli sforzi dell’Italia van­no inte­grati con un mag­giore coin­vol­gi­men­to dell’Unione Euro­pea.

Sull’imprenditorialità si è sof­fer­ma­ta anche l’avvocato Lifang Dong, che si sente per­fet­ta­mente a suo agio come per­sona di orig­ine cinese diven­ta­ta cit­tad­i­na ital­iana, e opera come “medi­atrice impren­di­to­ri­ale” a favore delle aziende ital­iane che inten­dono inve­stire in Cina e di quelle cine­si che vogliono inve­stire in Italia, citan­do a questo riguar­do diver­si casi di cospicui trasfer­i­men­ti di cap­i­tale nel nos­tro Paese. Ne ha trat­to la con­clu­sione che serve più ottimis­mo, spin­ti dal­la con­vinzione che anche le dif­feren­ze devono essere val­oriz­zate. 

Il vesco­vo ausil­iare di Roma, mons. Loren­zo Leuzzi, ha insis­ti­to sul­la neces­sità di pas­sare dal­la teolo­gia del nomadis­mo alla teolo­gia del­lo svilup­po al fine di rius­cire a cogliere la sostan­za del momen­to che sti­amo viven­do. Nel pri­mo caso si rischia di accred­itare il peri­co­lo di inva­sione, nel sec­on­do caso si può rispon­dere agli inter­rog­a­tivi del mon­do glob­al­iz­za­to, per­ché con una seria strate­gia di svilup­po si pos­sono offrire valide prospet­tive di parte­ci­pazione, liberan­do le migrazioni dal­lo sfrut­ta­men­to di carat­tere eco­nom­i­co e politi­co.

I coor­di­na­tori dell’incontro, Clau­dio Par­a­vati per la riv­ista inter­re­li­giosa Con­fron­ti e Fran­co Pit­tau per il Cen­tro Stu­di e Ricerche Idos, han­no assi­cu­ra­to che, con il sosteg­no dell’Otto per Mille del­la Chiesa Valdese cercher­an­no anche quest’anno di real­iz­zare almeno 200 pre­sen­tazioni del Dossier Sta­tis­ti­co Immi­grazione, facen­do sì, attra­ver­so le inizia­tive di sen­si­bi­liz­zazione, che la dimen­sione strut­turale delle migrazioni pos­sa essere sem­pre più inte­ri­or­iz­za­ta dai cit­ta­di­ni.

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  Dossier Sta­tis­ti­co IMMIGRAZIONE 2016
» 1,1 MiB —  02/11/2016
A cura di IDOS, in parte­nar­i­a­to con Con­fron­ti e in col­lab­o­razione con l’UNAR Il Dossier Sta­tis­ti­co Immi­grazione, il pri­mo annuario del genere in Italia, anche nel 2016 si è avval­so dell’apporto del­la riv­ista inter­re­li­giosa “Con­fron­ti”, di esper­ti di diverse altre orga­niz­zazioni e, per il sec­on­do anno, del sosteg­no del Fon­do Otto per Mille delle Chiese metodiste e valde­si. Il suo scopo con­siste nel favorire un liv­el­lo adegua­to di con­sapev­olez­za dei fenomeni migra­tori da parte dell’opinione pub­bli­ca, tut­to­ra espos­ta al ris­chio di chiusure pregiudiziali. Una nar­razione più equi­li­bra­ta mostra che l’immigrazione dà un appor­to, a liv­el­lo mon­di­ale, alla coop­er­azione e al co-svilup­po e, a liv­el­lo nazionale, alle esi­gen­ze demografi­co-prev­i­den­ziali ed eco­nom­i­co-occu­pazion­ali…

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