Pomezia: a Santa Procula un nuovo parco pubblico, parcheggi e sito archeologico

Pomezia: a Santa Procula un nuovo parco pubblico, parcheggi e sito archeologico

17/08/2016 0 Di puntoacapo

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santa proculaPomezia, Piano di lot­tiz­zazione San­ta Proc­u­la – via delle Vit­to­rie, cedu­ta al Comune un’area per un par­co pub­bli­co attrez­za­to, nuovi parcheg­gi e sito arche­o­logi­co

Il Sin­da­co e la Giun­ta han­no approva­to in via defin­i­ti­va il prog­et­to di Piano di Lot­tiz­zazione San­ta Proc­u­la – via delle Vit­to­rie, approva­to in Con­siglio comu­nale il 6 otto­bre 2010 e suc­ces­si­va­mente mod­i­fi­ca­to e inte­gra­to dal­l’at­tuale Ammin­is­trazione comu­nale.

Il Piano appe­na approva­to prevede la real­iz­zazione, a totale spe­sa dei pri­vati, di un par­co pub­bli­co attrez­za­to di 2530 mq tra via delle Vit­to­rie e via Lau­renti­na, nuovi parcheg­gi, aree gio­co per bam­bi­ni e val­oriz­zazione del sito arche­o­logi­co pre­sente.

“Con­tin­ua l’at­tiv­ità del­l’Am­min­is­trazione comu­nale di anal­isi e revi­sione dei piani urban­is­ti­ci ered­i­tati – spie­ga l’Asses­sore Giu­liano Pic­cot­ti – Anche questo Piano di Lot­tiz­zazione del 2010 che inter­es­sa il quartiere di San­ta Proc­u­la, è sta­to mod­i­fi­ca­to e inte­gra­to per rista­bilire il gius­to equi­lib­rio tra l’in­ter­esse dei pri­vati e il benessere col­let­ti­vo. Con il nuo­vo prog­et­to il comune acquisirà una nuo­va area pub­bli­ca da resti­tuire ai res­i­den­ti del quartiere e all’in­tera cit­tad­i­nan­za”.

“Un ulte­ri­ore suc­ces­so per la nos­tra Ammin­is­trazione e una grande sod­dis­fazione per i cit­ta­di­ni di San­ta Proc­u­la – aggiunge il Sin­da­co Fabio Fuc­ci – Il nos­tro obi­et­ti­vo è da sem­pre difend­ere il bene comune e garan­tire ai cit­ta­di­ni, anche nelle zone più per­iferiche del­la Cit­tà, servizi essen­ziali e opere di urban­iz­zazione. Con il nuo­vo Piano approva­to in Giun­ta il quartiere avrà final­mente uno spazio verde attrez­za­to e nuovi parcheg­gi a servizio del­la scuo­la e del­la Chiesa, sen­za perdere le pro­prie carat­ter­is­tiche stori­co-pae­sag­gis­tiche”.

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