Marino, Aversa attacca Cecchi sulle affermazioni sugli animali e la solidarietà: lasci in pace il Papa!

Marino, Aversa attacca Cecchi sulle affermazioni sugli animali e la solidarietà: lasci in pace il Papa!

16/05/2016 2 Di puntoacapo

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Maurizio Aversa

Mau­r­izio Aver­sa

MARINO. CECCHI STUCCHEVOLE.

IGNORANTE O STRUMENTALIZZATORE?   LASCI IN PACE IL PAPA!

“Dis­tinguere la pietà, che indi­ca devozione e rispet­to, dal pietismo che, invece, “è solo un’emozione super­fi­ciale e offende la dig­nità dell’altro”. L’obiettivo delle parole di Papa Francesco è di dis­cernere i sen­ti­men­ti che dovreb­bero dif­feren­ziare l’affetto per gli ani­mali da quel­li per il prossi­mo. “Quante volte – ha det­to nel cor­so del­la cat­e­ch­esi per l’udienza giu­bi­lare in piaz­za San Pietro– vedi­amo gente tan­to attac­ca­ta ai gat­ti ai cani, e poi las­ciano sen­za aiu­to la fame del vici­no e del­la vic­i­na? No, per favore no”.” (Repub­bli­ca)

Non ero in Piaz­za San Pietro, ma queste parole ripor­tate dai media sono sem­pli­ci, chiare e dirette. Dice il Vesco­vo di Roma che non bas­ta il pietismo, ma occorre devozione e rispet­to. Dice Bergoglio che c’è un affet­to dif­fer­ente tra quel­lo da dedi­care agli ani­mali e quel­lo da dedi­care alle per­sone. Dice, infine, il Papa, che alle volte (quin­di non tut­ti e non sem­pre) ci sono per­sone attac­cati a cani e gat­ti e non al vici­no di casa.

C’è qual­cuno, tra chi accud­isce ed ama cani e gat­ti ed altre specie ani­mali, come tra chi non accud­isce alcun ani­male, che ha dei dub­bi su ciò che con mas­si­mo buon sen­so ha espres­so Papa Francesco? Non cre­do. Non ci voglio credere. Su questo tema è sta­to esem­pli­fica­ti­vo e chiaro.

Ma. C’è un “ma”. Il “ma” tira­to fuori dal cilin­dro del­la cam­pagna elet­torale dal can­dida­to del­la destra mari­nese (quel­la che si ver­gogna di dire che Palozzi e Forza Italia sono il per­no di ques­ta allean­za, anco­ra sostenu­ta atti­va­mente dall’ex sin­da­co Sil­vagni. Quel­lo che ha causato, con altri, vedi arresti e dimis­sioni, il voto antic­i­pa­to nel nos­tro comune), dall’alto del­la sua dichiarazione di fede cris­tiana, “boc­cia” Papa Francesco.

Ste­fano Cec­chi boc­cia Papa Francesco! Ora, a parte il fat­to di erg­er­si a fedele mod­el­lo e poi boc­cia­re il det­to del Papa; il can­dida­to Sin­da­co, non si com­prende se è igno­rante in mate­ria di comu­ni­cazione eccle­si­as­ti­ca, oppure se “sem­plice­mente”, in modo orren­do intel­let­tual­mente (moral­mente non giu­di­co, essendo ateo, las­cio ai let­tori ed elet­tori cris­tiani questo com­pi­to nei con­fron­ti di cos­tui), stru­men­tal­iz­za il Papa.

Infat­ti, Cec­chi ha sen­ti­to la neces­sità di esternare e di usare un avver­bio e una con­giun­zione avver­sa­ti­va (cioè che sostiene il con­trario di quan­to det­to) rispet­to alle parole del Papa. E lo boc­cia sul pre­sup­pos­to che quelle parole era­no non a cor­rezione – come si evince – di un difet­to di com­por­ta­men­to da par­ti di alcu­ni; ma, appun­to, come se Bergoglio avesse accusato tut­ti col­oro che han­no cani e gat­ti e li accud­is­cono e li amano.

E’ un modo, cre­do non cris­tiano di trattare la comu­ni­cazione del Papa ai fedeli; sicu­ra­mente stru­men­tale, mes­so in atto solo al fine di ricor­dare che egli si occu­pa di cani (saltan­do mag­a­ri il det­taglio che lo fa cam­pan­do­ci sopra inclusi denari pub­bli­ci), per striz­zare l’occhio a chi ha cani e gat­ti.

Spero, che chi voglia riflet­tere sul cin­is­mo di ques­ta per­sona che stru­men­tal­iz­za reli­gione e sen­ti­men­ti, sap­pia anal­iz­zar­lo nel­la sua ri-pro­pos­ta polit­i­ca (dopo anni di potere dietro le quinte) e trat­tar­lo di con­seguen­za.

E las­ci in pace Papa Bergoglio. Soprat­tut­to quan­do si esprime ver­so i fedeli in modo schi­et­to e diret­to.

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